Nel 2017, in occasione della giornata internazionale delle donne, Eurostat scriveva: «in Europa solo un manager su tre è di sesso femminile e guadagna, peraltro, 77 centesimi ogni euro guadagnato dai colleghi uomini». A causa di ragioni legate agli impegni familiari, alla difficoltà di raggiungere posizione alte e a motivazioni culturali e organizzative, la parità di genere in azienda è un miraggio ancora per molte.
Nel 2018, una soluzione per abbattere il soffitto di cristallo e favorire l’avanzamento professionale delle donne ce la offre Wyser, la società internazionale di Gi Group che da cinque anni si occupa di ricerca e selezione di personale manageriale. Otto gli ingredienti fondamentali della ricetta:
- Cultura aziendale
Secondo Wyser, bisogna partire dall’alto: i dirigenti devono dare il via ad un cambiamento di cultura che valorizzi la diversità delle risorse a tutti i livelli, middle, quadri e junior inclusi. - Work-life balance
Come secondo passo, è necessario trovare modalità che favoriscano la conciliazione vita-lavoro per madri e padri. - Monitoraggio
Meritocrazia al terzo posto: è bene individuare buoni esempi e comportamenti virtuosi di tutti gli impiegati. - Flessibilità e smart working
La flessibilità è un valore per l’azienda, e non un pericolo, ed è meglio puntare sul raggiungimento degli obiettivi piuttosto che su limitazioni di spazio e tempo. - Approccio tecnologico
La tecnologia può aiutare l’azienda a raggiungere questi obiettivi e a facilitare lo smartworking. - Pregiudizi
Il reclutamento figure manageriali deve avvenire senza pregiudizi, inclusa la selezione di talenti femminili in aree specifiche, come quelle ingegneristiche e tecniche. - Selezione del personale
Il reclutamento deve rispettare la gender diversity a tutti i livelli. - Maternità
È necessario, infine, che la carriera di una donna sia garantita anche nei periodi di discontinuità, come la maternità.
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