Se siete a Roma giovedì 4 ottobre, cercate di andare alla presentazione del nuovo libro di Paola di Nicola, che nella vita, oltre alla scrittrice, fa anche il magistrato.
“La mia parola contro la sua, Quando il pregiudizio è più importante del giudizio”, lo dice il titolo, parla di preconcetti e preclusioni, di credenze errate e discriminazioni di genere che la società ha interiorizzato da tempo e che ora, proprio perché parte della quotidianità e della cultura, considera normali.
“Le donne mentono sempre”, “Le donne strumentalizzano le denunce di violenza per ottenere benefici”, “Se l’è cercata”, “Le donne usano il sesso per fare carriera”, “Ma tu com’eri vestita?” sono solo alcuni dei pregiudizi con cui le donne hanno a che fare ogni giorno a casa, a lavoro, per strada, ma anche in campo giuridico. Paola di Nicola ha deciso di affrontare il problema proprio nelle aule del tribunale, ovvero nel luogo in cui dovrebbe regnare la verità e invece, troppo spesso – racconta l’autrice e ribadiscono tante testimoni – regna lo stereotipo. Nostro malgrado, la nostra sorte, le nostre vite e interessi, dipendono spesso proprio dalle decisioni finali del giudice, che sceglie tra la nostra versione dei fatti e quella della controparte, esattamente tra “mia parola contro la sua”.
Edito da HarperCollins, “La mia parola contro la sua, Quando il pregiudizio è più importante del giudizio” verrà presentato giovedì 4 ottobre alla Feltrinelli di Galleria Sordi a Roma alle 18. Oltre all’autrice, ci saranno anche Gabriella Luccioli, già Presidente della Prima sezione civile della Corte di Cassazione, Teresa Manente, Avvocata dei centri antiviolenza, Melania Mazzucco, scrittrice, Francesco Minisci, Presidente Associazione nazionale magistrati, Maria Francesca Gagliardi, coautrice del libro, e Paola Basilone, Prefetta di Roma.