Una donna – la milanese Laura Giuliani – è stata eletta per la prima volta a capo dell’Associazione Mondiale dei Detectives, o WAD (Word Association of Detectives) se si utilizza l’acronimo inglese. Fondata nel 1925 e con sede negli USA, a Baltimora, si tratta della più antica organizzazione di investigatori privati e raggruppa oltre mille soci in oltre 80 paesi.
La nomina al vertice è avvenuta l’1 ottobre a Las Vegas «Dovrò occuparmi di ogni cosa: dalla scelta dei dirigenti fino ai semplici collaboratori. Il mio obiettivo sarà quello di rendere sempre più aperta al mondo questa organizzazione», ha dichiarato Giuliani, che in passato è già stata il più giovane Presidente di Federpol, punto di riferimento principale degli investigatori privati italiani.
Che tipo è Laura? Dopo 35 anni di attività, quello del detective è diventato non solo un lavoro ma un vero e proprio stile di vita, tanto che sta sempre attenta ai dettagli e alla presenza di microspie.
Racconta il Corriere della Sera che “allo scoccare della maggiore età, nel 1983, diventa professionista e oggi con il suo studio Giuliani investigazioni è da 35 anni in attività tra l’hinterland e il centro, con clienti da ogni dove. Rigorosa ed elegante, rifiuta «lo stereotipo della 007 con minigonna e tacchi a spillo». Meglio ricordare il suo impegno di lotta e di governo, per strada, in Tribunale e in Parlamento sulla regolamentazione del settore della sicurezza privata, avviata sotto la sua guida dal 2001 e portata a termine con l’approvazione (per via regolamentare) della riforma nel 2010. Oppure la sua partecipazione alla riforma legislativa del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). O, ancora, dal punto di vista storico, il suo modello e ispirazione, la pioniera madrina di tutte le detective, l’americana Kate Warne, vissuta nell’800”.
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