Inclusione e diversity nel mondo delle società del risparmio gestito sono state al centro della prima giornata della 12esima edizione del Salone del Risparmio, nel corso del quale Valore D ha presentato uno studio che fotografa gli impegni in materia di diversità e inclusione assunti dalle SGR.
Valore D ha chiamato numerose SGR a compilare l’Inclusion Impact Index ®, uno strumento diagnostico digitale innovativo, sviluppato in partnership con il Politecnico di Milano, che misura l’impatto organizzativo in quattro macro aree: la governance, la capacità di attrarre, sviluppare e valorizzare nel tempo i talenti al femminile.
I risultati sono stati commentati nel corso di una tavola rotonda con l’obiettivo di esaminare il livello di inclusione del settore e disegnare una roadmap che porterà ad un crescente impegno delle SGR su questo fronte.
“Ora è molto importante passare dall’impegno programmatico alla realizzazione e al monitoraggio, scoprendo le aree di forza e di miglioramento della propria azienda e confrontandosi con le aziende dello stesso settore o della stessa dimensione”
ha commentato Ulrike Sauerwald, responsabile del Centro Studi Valore D.
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Dalla ricerca emerge che la presenza di donne sul totale della popolazione aziendale delle SGR è piuttosto bilanciata (48% vs 52% di uomini), anche se collocata principalmente a livello impiegatizio, con percentuali in calo per quadri e dirigenti. Le donne che siedono nei CdA sono il 26,8% – una media superiore a quella dei comparti bancario al 26,2% e assicurativo al 18% – e quelle che occupano ruoli nella prima linea organizzativa il 17,7%.
Sebbene queste percentuali siano in progressivo aumento, il vero segnale di conferma dello sforzo intrapreso dalle SGR si legge nei dati sulle assunzioni, piuttosto bilanciate tra uomini (54,5%) e donne (45,5%). Ma soprattutto, nella fascia 18-29 anni dei nuovi impiegati, il 54,7% è donna contro il 45,3% degli uomini.
A tendere, quindi, diverranno ancora più rilevanti le pratiche di gestione del work-life balance, riduzione del gender pay gap, ma anche di trattenimento dei talenti e formazione interna. Ad oggi, infatti, solo il 37% delle donne partecipa ai programmi di sviluppo per talenti e i piani di successione della prima linea organizzativa sono generalmente poco diffusi.
Per conoscere meglio l’Inclusion Impact Index ®