Il successo del welfare familiare di Danone Mellin

L’azienda ha messo a punto un progetto di parental policy familiare per l’intera multinazionale francese, basata innanzitutto sulla valorizzazione delle risorse umane, come illustra il Corriere L’Economia intervistando Fabrizio Gavelli, amministratore delegato di Mellin.

 

I risultati della Parental policy familiare

Da qualche anno Mellin si è trasformata in un laboratorio per la parental policy familiare di tutto il gruppo Danone. Questo è uno dei fiori all’occhiello di Fabrizio Gavelli, amministratore delegato Mellin: «Il nostro programma prevede un piano non solo di protezione ma di crescita delle nostre dipendenti durante il periodo di gravidanza: si utilizzano i tempi di gestazione e maternità anche per migliorare la formazione professionale. I dati parlano chiaro: il 40% delle mamme è stato promosso a un ruolo dirigenziale o quadro dopo il rientro a lavoro (dal 2011 ad oggi). Il tasso di donne manager è cresciuto dal 2011 al 2017 dal 40% al 45%». Una politica che ha cambiato anche il trend di nascite interno: il tasso di natalità nel gruppo è pari al +7,5% rispetto al -3% del dato nazionale Istat.

 

Paternità

«Non ci rivolgiamo soltanto alle lavoratrici- aggiunge Gavelli -. I giorni di paternità, per esempio, sono raddoppiati dal 2011 a oggi (da 5 a 10 giorni). Tutti i nostri papà usufruiscono dei 10 giorni di congedo paternità retribuita. L’azienda, inoltre, integra con un contributo economico il periodo di maternità facoltativa, portando il contributo della neomamma dal 30% al 60%.  Senza dimenticare che aiutiamo in modo concreto la famiglia donando prodotti per l’infanzia dai 6 mesi fino ai 3 anni di vita del bambino».

 

Qui l’articolo completo Welfare Mellin Danone

 

Articoli correlati