Il G20 EMPOWER Alliance ha pubblicato il report “Tracking Progress on Women in Leadership Roles across G20 and guest countries”, in cui si riportano i progressi sul lavoro compiuto dai paesi del G20 rispetto ai ruoli di leadership ricoperti dalle donne.
A partire dal Summit di Brisbane del 2014, i leader del G20 si sono impegnati a ridurre il gender gap al 25% all’interno della forza lavoro entro il 2025. Circa metĂ delle economie del G20 rimangono in linea con gli obiettivi di Brisbane, eppure sono ancora necessarie misure che rinforzino la promozione di una piĂą alta partecipazione delle donne nella forza lavoro.
I paesi del G20 continuano a realizzare iniziative in particolare sulle sempre piĂą richieste competenze STEM, sulla paritĂ salariale e sulla presenza di donne in ruoli di leadership nelle organizzazioni. Ma, nonostante l’impegno, i progressi sono molto lenti e richiedono ancora tanta lavorazione. Per questo motivo il G20 EMPOWER Alliance è coinvolto nella promozione di questi fondamentali temi di innovazione sociale, in modo da offrire leve concrete ai decisori a livello governativo affinchĂ© promuovano una maggiore attenzione alla leadership delle donne.
All’interno del mondo corporate, stiamo vedendo giĂ negli ultimi dieci anni l’aumentare dell’interesse verso le tematiche di DiversitĂ e Inclusione (D&I), realizzate da organizzazioni di varie dimensioni e business. Seppure anche nel mondo del settore privato l’impegno è aumentato, si continua a vedere un lento progresso, che ancora manca di misure che modifichino la presenza di donne a ogni livello di leadership e che resta comunque indietro rispetto al settore pubblico.
Inoltre, i programmi esistenti non si avvalgono di meccanismi di monitoraggio, che permetterebbero alle organizzazioni di misurare i risultati, individuare i problemi e identificare le azioni correttive per migliorare la situazione. Senza un’accurata, trasparente e regolare misurazione e divulgazione dei risultati, gli sforzi realizzati dal settore privato, incluso quelli supportati dai governi dei paesi del G20, rischiano di essere vani e di non raggiungere i target fissati.