La violenza di genere online

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L’indagine “La violenza di genere online“, realizzata dall’Osservatorio D, è il risultato della collaborazione tra Valore D e SWG per comprendere le sue diverse forme, i luoghi in cui si manifesta e le misure di contrasto sul luogo di lavoro.

Dall’indagine emerge che il 75% dei rispondenti conosce fenomeni come il cyberbullismo, il revenge porn e le molestie sessuali online, ma quando si tratta di forme meno note come la sextortion o il doxing la conoscenza crolla: meno di 4 su 10 sanno di cosa si tratta. Nonostante ciò, il 64% del campione ritiene che possa manifestarsi non solo nella vita privata, ma anche nei contesti di lavoro. Per l’83% delle persone la violenza di genere online è un problema serio, con effetti concreti sulla salute mentale, per il 78% è sicuramente collegata alla mancanza di educazione digitale ed emotiva, mentre il 63% ne riconosce una radice patriarcale.

Sul come affrontarla: 3 italiani su 4 chiedono un impegno piĂą deciso da parte delle piattaforme digitali, ma anche di istituzioni, scuole e aziende. Tra le misure considerate piĂą importanti troviamo: la creazione di canali sicuri per le segnalazioni, la formazione obbligatoria sul tema e l’adozione di codici di condotta chiari.

Infine, l’indagine evidenzia come il fenomeno tocca direttamente, in maggior misura, le giovani generazioni: il 15% dei 18-34enni dichiara di aver subito personalmente episodi di violenza di genere online e il 23% della stessa fascia di etĂ  conosce qualcuno che ne è stato vittima.

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