Le equilibriste: la maternità in Italia 2022

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“Le equilibriste: la maternità in Italia 2022” è il report annuale di Save the Children che analizza la situazione delle donne e delle mamme in Italia. Un report che restituisce un’analisi di ampio spettro nel contesto italiano: il declino demografico, le condizioni lavorative delle donne madri e i servizi di sostegno all’infanzia.

In Italia, anno dopo anno, si registrano sempre meno nascite. Il 2021, secondo le stime provvisorie Istat, segna un nuovo record negativo delle nascite, che calano al di sotto della soglia delle 400 mila (399.431), in diminuzione del 1,3% sul 2020 e di quasi il 31% rispetto al 2008.

Carenza di servizi, pregiudizi sul luogo di lavoro, difficoltà strutturali di un contesto sociale che non supporta sufficientemente le lavoratrici madri e fa sì che le donne si trovino spesso di fronte a un bivio. Una situazione di squilibrio (anche) professionale che è ben evidenziata dal distacco di 30 punti tra uomini e donne genitori che lavorano, infatti le donne tra i 25 e i 54 anni con figli che lavorano solo il 57,4%, contro il 88,2% dei padri.

Per quanto attiene ai dati sulle dimissioni volontarie e risoluzioni dei rapporti di lavoro di lavoratrici madri e lavoratori padri (di bambini/e di 0-3 anni), le convalide nel 2020 hanno riguardato complessivamente 42.377 persone, di cui 32.812 (il 77,4%) si riferiscono a madri e 9.565 (22,6%) a padri. La motivazione più frequentemente segnalata alla richiesta di recesso del rapporto di lavoro continua ad essere la difficoltà di conciliazione della vita professionale con le esigenze di cura dei figli.

Inoltre la strada verso una diffusione capillare dei servizi educativi per la fascia 0-2 anni – accessibili economicamente e che riescano a garantire flessibilità e qualità – è ancora lunga.

Emerge un quadro d’insieme che pone l’accento sulla correlazione tra l’attuale condizione di svantaggio delle donne e in particolare delle madri, oltre che dei genitori tutti, e lo sviluppo del Paese. Rinunciare alle competenze, al talento e alle energie delle donne e non sostenere la natalità sta bloccando la crescita di molti Paesi, tra cui l’Italia.

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