Il Gender Policy Report di INAPP offre ogni anno una lettura di genere del mercato del lavoro, approfondendo temi che nel periodo di riferimento assumono particolare rilevanza per il percorso verso la paritĂ . Non si limita a descrivere i divari di genere, ma ne analizza le determinanti strutturali, culturali e istituzionali che ne influenzano l’emergere e la persistenza. Nello specifico, l’edizione 2025 si concentra sulla necessitĂ di “Orientare i cambiamenti. Investire nell’occupazione femminile per una crescita equa e strutturale“, ossia di comprendere e guidare le trasformazioni economiche, sociali e tecnologiche in modo consapevole attraverso un approccio di ricerca gender sensitive.
Il report evidenzia come tra il 2021 e il 2024 l’occupazione femminile in Italia è cresciuta di oltre 600 mila unità , portando il tasso di occupazione al 53,3% e migliorando anche la qualità del lavoro, con un aumento dei contratti a tempo indeterminato e una disoccupazione femminile scesa al 7,4%, minimo degli ultimi vent’anni. Nonostante questi progressi, i divari di genere restano marcati: nel 2024 il tasso di occupazione maschile è al 70% e la disoccupazione femminile resta più alta. Persistono forti differenze nei tassi di inattività , che colpiscono il 42,4% delle donne, soprattutto nel Mezzogiorno.
L’attenzione viene posta su tre focus su cui si verificano i divari di genere: la maggiore esposizione delle donne al lavoro povero, l’invecchiamento e il mancato ricambio nel lavoro domestico e la maggiore vulnerabilitĂ femminile agli effetti dell’intelligenza artificiale generativa; tali aspetti contribuiscono a fare in modo che i miglioramenti non siano ancora sufficienti a colmare i gap di genere rispetto agli standard europei.



