Women in the Workplace di McKinsey & Company è il più grande studio sullo stato delle donne nel mondo corporate degli USA. Lanciato nel 2015, oltre 900 società hanno partecipato allo studio, con oltre 450.000 persone coinvolte a raccontare la propria esperienza sul luogo di lavoro. Per questa edizione, sono state raccolte informazioni su 276 società e la percezione di oltre 27.000 dipendenti, oltre che interviste individuali con persone di differenti identità, incluso donne di colore, donne LGBT+ e donne con disabilità.
I risultati dell’indagine riportano che negli ultimi anni sono avvenuti miglioramenti sulla presenza delle donne nella senior leadership e, in generale, sullo stato delle donne nel mondo corporate. Questo importante miglioramento è la prova che ci si sta muovendo nella direzione giusta, infatti le aziende stanno ottenendo risultati positivi laddove riescono a generare una maggiore consapevolezza all’interno dell’organizzazione, in modo particolare tra le persone che in azienda occupano ruoli all’interno degli organi decisionali. Tuttavia la piena parità è ancora lontana dall’essere raggiunta, in quanto persistono ancora importanti ostacoli che impediscono alle donne di crescere all’interno della gerarchia organizzativa.
Il report si focalizza anche su quattro miti rispetto alle donne in azienda: la mancanza di ambizione da parte delle donne in azienda; il soffitto di cristallo come unico reale ostacolo per la crescita delle donne in azienda; le microaggressioni che si manifestano all’interno delle relazioni lavorative suscitano solo “micro-impatti”; la preferenza delle donne a lavorare con forme e modalità flessibili. Lo studio di quest’edizione ha l’obiettivo di confutare questi falsi miti proprio attraverso i dati raccolti dall’indagine e riposizionare la narrativa sullo stato delle donne nel mondo corporate.