Diversità, inclusione, impegno sociale per i propri dipendenti e per la comunità. Sono queste leiniziative alla voce “welfare” e “responsabilità sociale d’impresa” di molte aziende, italiane e internazionali. Lo sono anche per Aviva, compagnia assicurativa britannica con sede a Londra e presente in 16 Paesi, tra cui l’Italia, dove ha messo in campo una serie di azioni mirate per creare una cultura inclusiva e un ambiente di lavoro aperto, offrendo ai propri collaboratori strumenti per raggiungere un migliore equilibrio tra vita privata e lavorativa.
È sui dipendenti che ha concentrato le maggiori attività: la compagnia, associata di Valore D, è promotrice del Diversity Award in collaborazione con la British Chamber of Commerce for Italy e ha dato vita a livello globale alle “Aviva communities”, gruppi di lavoro che puntano a sviluppare un ambiente inclusivo e paritario nel rispetto della diversità di genere, anagrafica, di abilità.
Inoltre ha approvato la policy “Parental leave”, che offre ai dipendenti fino a 11 mesi di congedo parentale, indipendente dal genere: anche gli uomini possono decidere se usufruire di 5 mesi di congedo retribuito al 100% ed estenderlo a titolo gratuito per altri 6 mesi.
In ultimo “Aviva for children”, il campus aziendale che ospita i figli dei dipendenti dai 3 ai 14 anni durante l’interruzione delle attività scolastiche. Li coinvolge in attività ludico-educative, laboratori didattici e gite organizzate facilitando la conciliazione vita privata – lavoro dei genitori. Quest’anno gli oltre 100 bambini iscritti hanno potuto partecipare anche al corso di educazione digital, in cui vengono trattati argomenti come l’uso del cellulare, il cyber bullismo