Cresce il numero di aziende che, al di là di un mero adempimento di legge, considera l’inclusione lavorativa di persone con disabilità una risorsa da valorizzare. Il diversity management mira a conciliare il diritto delle persone alle pari opportunità con le esigenze di competitività ed efficienza dell’azienda.
Nella Giornata mondiale della disabilità, tuttavia, rileviamo che nonostante le politiche di inclusione lavorativa, i livelli occupazionali sono ancora molto al di sotto della media nazionale e l’impatto della disabilità rimane ancora forte sulla partecipazione al mondo del lavoro. Secondo l’Istat all’interno della popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni, risulta occupato solo il 31,3% di coloro che soffrono di gravi limitazioni (26,7% tra le donne, 36,3% tra gli uomini) contro il 57,8% delle persone senza limitazioni. Risulta sempre più urgente quindi agire sulle cause strutturali delle diseguaglianze, creando le condizioni per cui le persone disabili abbiano la possibilità di essere incluse e partecipare al mondo del lavoro.
E si parla di un bacino di 3,1 milioni di persone. I disabili in Italia infatti rappresentano il 5,2% della popolazione. Se a questo numero aggiungiamo anche le persone che dichiarano di avere limitazioni non gravi, il numero totale di persone con disabilità in Italia sale a 12,8 milioni. Complessivamente, si tratta del 21,3% della popolazione italiana.
Come possono muoversi le aziende?
L’inserimento lavorativo delle persone con limitazioni ha molteplici benefici: favorire l’inclusione offre l’opportunità di realizzare una propria autonomia alle persone con disabilità e arricchisce un gruppo di lavoro. È un’occasione per costruire un percorso di inclusione che prevede la valutazione delle competenze, l’individuazione di posizioni organizzative adeguate e lo sviluppo di una cultura dell’inclusione, positiva per l’azienda intera. Sia che la vostra organizzazione voglia iniziare questo percorso di inclusione, sia che voglia continuare a migliorarlo con obiettivi più ambiziosi, la buona notizia è che oggi è possibile occuparsi di disabilità al lavoro con maggiori strumenti.
The Valuable 500 ha sintetizzato in 9 punti alcuni suggerimenti dedicati all’inserimento e all’integrazione delle persone disabili in azienda. Vediamoli di seguito:
- Formazione: Investire nel confronto e nel dialogo con le persone disabili in modo da poter imparare direttamente da coloro che hanno un’esperienza rilevante.
- Governance: Nominare un membro a livello di consiglio di amministrazione che sia responsabile in materia di disabilità all’interno dell’organizzazione.
- Strategia: Impostare obiettivi all’interno di una strategia globale per la disabilità.
- Lavoratori: Aumentare la produttività dei lavoratori imparando a fornire gli strumenti e la flessibilità giusti per ciascuno.
- Rappresentazione mediatica: Rivedere la propria comunicazione e progettare come è possibile rappresentare e parlare a uno spettro più ampio di persone.
- Innovazione: Favorire i feedback da parte di consumatori disabili per favorire l’efficienza e l’innovazione.
- Brand Experience: Condurre una verifica della propria brand experience per identificare i punti di forza e di debolezza.
- Design Leadership: Educare i team a mettere il design inclusivo al centro dello sviluppo di prodotti e servizi.
- Comunicazione interna: Assicurarsi che tutti all’interno dell’organizzazione comprendano l’importanza dell’inclusione per il business, il brand e la società.