Contrastare il gender pay gap
Una serie di misure sono state messe in campo per ridurre la disparitĂ di genere, sia sul versante della retribuzione che della presenza in azienda: «Dopo che in CdA ho denunciato il tema della disparitĂ salariale tra uomini e donne – spiega Di Carlo – ogni anno un budget è dedicato alla riduzione del pay gap. A livello manageriale il divario era del 16% adesso è dell’8%. Su questo dato, tuttavia, influisce anche la policy aziendale. Per avere piĂą donne manager, abbiamo assunto molte giovani che all’inizio della carriera hanno stipendi piĂą bassi e portano in giĂą la media delle retribuzioni».
«Abbiamo il 21% di donne manager, è un problema storico – continua Di Carlo – anche perchĂ© ci sono poche donne in possesso di lauree STEM. Come target di paritĂ di genere quest’anno abbiamo raggiunto una quota pari al 42% di donne nei processi di selezione (+3% rispetto al 2018), l’obiettivo è di arrivare al 50% entro il 2021. Attualmente il 37% dei nuovi assunti è donna. Purtroppo sono ancora poche le donne candidate».
La Parental Policy di Enel
Altro tassello della Parental policy è il sostegno alla genitorialitĂ : i 5 mesi di astensione obbligatoria per maternitĂ sono retribuiti per i dipendenti Enel al 100% (invece dell’80% previsto dalla legge), i papĂ hanno 5 giorni ulteriori di permesso retribuito, oltre ai 5 obbligatori (una maggiorazione, quella per i padri, che anticipa una direzione di marcia prevista dal governo). «In Enel il congedo parentale lo prendono tutti i papĂ , i manager stessi spingono a farlo». Tra le altre misure della Parental policy, nella sede romana di viale Regina Margherita dal 2016 c’è un asilo nido aziendale con 50 posti, è stata creata una camera tiralatte, e convenzioni con strutture private sono state stipulate nelle altre sedi. Senza dimenticare i quattro centri ludico-educativi aperti all’interno delle sedi aziendali per accogliere i figli dei dipendenti di etĂ compresa tra i 3 e i 13 anni, in occasione dei periodi di chiusura delle scuole.
Incoraggiare lo studio delle STEM
In Italia i laureati nelle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) sono pochissimi, solo l’1,4% dei ragazzi tra i 20 e i 29 anni si laurea in queste materie con una netta preponderanza dei maschi sulle femmine: 1,2% uomini contro lo 0,2% donne. Per aumentare la consapevolezza nelle ragazze delle opportunitĂ offerte dalle carriere STEM, Enel ha realizzato il progetto “Girls in Ict” rivolto alle studentesse, in una giornata di affiancamento sul campo in tutte le attivitĂ svolte da giovani professioniste Enel in crescita per far sperimentare cosa significa lavorare in ruoli legati al mondo digitale in un’azienda ad alta complessitĂ .
Quest’anno è stato avviato il progetto “Women in Tech” per valorizzare imprese e startup al femminile. «Il messaggio che vogliamo dare è che la diversitĂ e l’inclusione sono elementi fondamentali della nostra cultura aziendale, rappresentano una ricchezza» conclude Di Carlo.