Davide Semplici, Senior Manager Trade Marketing di Procter & Gamble, è uno dei neo-papà dipendenti che dal 1 marzo 2019 usufruiscono di un permesso di 8 settimane retribuito dall’azienda per prendersi cura dei propri bambini. L’iniziativa ha l’obiettivo di sostenere la genitorialità riducendo, di conseguenza, il gender gap nel mondo del lavoro e colmare la distanza con gli altri Paesi europei che già da tempo hanno previsto misure a sostegno della paternità, definendo nuovi equilibri all’interno delle responsabilità familiari.
“Come uomo e come neo papà di un bimbo, Diego, nato il 2 marzo, sono molto felice della nuova policy sulla paternità introdotta da P&G perché è un ulteriore strumento che l’azienda mette a nostra disposizione per favorire l’equilibrio tra vita personale e lavorativa” ha dichiarato. “Nel caso del congedo di paternità – continua Semplici – sono convinto che oltre a favorire ed incentivare i papà alla cura dei figli, sarà di grande aiuto anche per le neo mamme, che potranno condividere la responsabilità col proprio partner ed essere più libere di fare scelte sulla propria vita professionale.
Il welfare aziendale di P&G
La misura prevede un congedo della durata di 8 settimane consecutive da richiedersi nei primi 18 mesi dalla nascita o dall’adozione del bambino e dopo i giorni di congedo obbligatorio previsti dalla legge. Il congedo viene concesso ai dipendenti che diventano padri, o genitori in una coppia dello stesso sesso, in contemporanea con il congedo parentale previsto dall’Inps. Per le settimane previste, P&G si impegna a integrare le previsioni di legge al 100%.
”La paternità è un’esperienza unica e va vissuta appieno. Siamo molto felici di questa iniziativa e ci auguriamo di poter essere d’ispirazione per molte altre aziende e perché no, anche per il legislatore” dichiara Francesca Sagramora Direttore Risorse Umane di Procter & Gamble Italia.
P&G Italia, associata di Valore D, attua da tempo anche un’estesa politica di flessibilità sul lavoro con soluzioni quali lo smart working e la flessibilità di orario. Inoltre ha adottato specifici programmi volti a rimuovere gli ostacoli che ancora limitano le donne nel mondo del lavoro e partecipa a IspirinGirls, il progetto per dialogare con le ragazze delle scuole secondarie mostrando concreti esempi di modelli positivi ai quali ispirarsi perseguire le proprie aspirazioni libere da stereotipi.