Inclusion Impact Index Plus: vantaggi reali per le aziende

Dal 2023 l’Inclusion Impact Index di Valore D è diventato Plus, uno strumento ancora più avanzato che permette alle organizzazioni di misurare Diversità, Equità, Inclusione (DEI) e prepararsi al percorso di certificazione della parità di genere introdotto con la legge 162/2021 in attuazione del PNRR. Nel periodo di pubblicazione dei Bilanci di Sostenibilità, l’associazione condivide alcuni dati sui benefici e i progressi riscontrati dalle aziende che si sono avvalse dell’III Plus.

Perché è utile?

 

L’ Inclusion Impact Index Plus (III Plus) è uno strumento gratuito e accessibile che offre alle imprese una mappatura personalizzata delle politiche DEI interne, garantendo una misurazione completa che evidenzia i punti di forza e le criticità presenti nel contesto aziendale.

Compilando i due questionari, infatti, le organizzazioni riceveranno due report:

    • il report quantitativo (Inclusion Impact Index), sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano, raccoglie e analizza i dati rispetto agli equilibri di genere e generazionali sulla base di indicatori internazionali standard per la misurazione della sostenibilità.
    • il report qualitativo (Inclusion Plus) fornisce il posizionamento dell’impresa sul tema DEI raccogliendo tutte le iniziative e le politiche presenti in azienda relative alle sei tipologie di diversità: genere, età, disabilità, cultura (religione, provenienza geografica, cittadinanza, lingua), background (accademico e professionale) e orientamento sessuale.
 

Questa combinazione è vincente non solo perché restituisce una valutazione sul rendimento complessivo dell’impresa riguardo alle tematiche di diversità, equità e inclusione, ma anche perché permette e favorisce il confronto con altri risultati del benchmark di segmento o con il mercato totale.

Inoltre, l’III Plus consente alle organizzazioni di tener traccia del proprio percorso nel tempo e di realizzare un lavoro propedeutico al raggiungimento dei requisiti richiesti per il processo di certificazione di genere.

Dati, benefici e progressi

 

Dal 2017 l’Inclusion Impact Index è stato preso come punto di riferimento da molte realtà aziendali e da quando si è evoluto in III Plus i benefici sono stati ancora più grandi per le imprese, anche esterne al network Valore D, che hanno deciso di implementare l’analisi delle proprie attività di valorizzazione della DEI tramite questo strumento diagnostico.

Al 3 aprile 2024 sono 1632 le aziende che hanno acquisito la certificazione prevista dalla UNI/PdR 125:2022 e, tra queste, figura anche un quarto (25.2%) delle aziende associate a Valore D.

Per raggiungere questo importante obiettivo, l’Inclusion Impact Index Plus può essere un grande alleato. Infatti, quasi il 50% delle imprese che lo hanno compilato (36% per le PMI e 55.3% per le Multinazionali), indica di avere implementato una policy specifica sulla DEI, mentre il 42.9% (28.2% per le PMI e 52.5% per le Multinazionali) ha dichiarato di avere un piano strategico strutturato sull’inclusione, elemento essenziale per il raggiungimento della certificazione.

Percentuali di diversità trattate nelle policy specifiche sulla DEI
Gli aspetti di diversità trattati nel piano strategico DEI

Sebbene azioni e politiche ad hoc siano fondamentali per garantire diversità, equità e inclusione all’interno dei contesti aziendali, l’educazione relativa a queste tematiche è altrettanto importante in quanto favorisce un cambiamento culturale tra le persone che compongono l’organizzazione. Il 66.4% delle aziende che hanno aderito all’III Plus (39.1% per le PMI e 82.5% per le Multinazionali) supporta attività di formazione dedicate alla DEI e il 69.1% (46.9% per le PMI e 80.6% per le Multinazionali) conferma di essere impegnato attivamente nella comunicazione DEI verso i propri dipendenti. Rispetto a quest’ultimo dato è interessante notare come le multinazionali investano molto nella comunicazione interna ma non altrettanto nella stesura di un piano strategico strutturato.

Gli aspetti di diversità trattati nelle attività di formazione DEI
Percentuali di diversità trattate nella comunicazione con i dipendenti

Celebrare i traguardi

Tutti gli elementi evidenziati sono la base per costruire un ambiente inclusivo che garantisca pari opportunità a ogni persona e ne valorizzi le caratteristiche uniche. Per sostenere un cambiamento reale e duraturo, tuttavia, è indispensabile che ogni organizzazione osservi nel tempo la propria evoluzione rispetto gli indicatori DEI. Infatti, il 45.6% delle aziende che hanno scelto l’Inclusion Impact Index Plus (25% per le PMI e 58.2% per le Multinazionali) ha riscontrato l’importanza di realizzare attività di misurazione e monitoraggio per continuare a tenere viva la spinta verso un futuro più equo. Grazie a questo impegno costante, il 31.6% (18.8% per le PMI e 39.8% per le Multinazionali) ha raggiunto il traguardo di una certificazione sulla DEI, non solo la UNI/PdR 125.

Dato il periodo di chiusura dei Bilanci di Sostenibilità, che saranno richiesti – sulla base della recente Corporate Social Responsability Directive (CSRD) – entro il 2027 anche alle grandi aziende non quotate e le PMI quotate, questo è il momento adatto per compilare l’III Plus, trarre vantaggio da tutte le funzionalità che offre gratuitamente e contribuire alla creazione di un contesto di lavoro sano per tutte le persone.

Per saperne di più o procedere con la compilazione visita il sito dedicato.

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