JP Morgan, due donne in corsa per il ruolo di CEO

Sono Marianne Lake, nuova responsabile del credito al consumo della banca statunitense, e Jennifer Piepszak, che ne ha rilevato la carica di Chief Financial Officer. Due executive, ancora giovani, con oltre vent’anni di esperienza in JP Morgan Chase, abituate a farsi spazio con i risultati in un ambiente tipicamente maschile. Come riporta il Sole 24 Ore, il CEO Jamie Dimon le ha scelte per per sostituirlo sulla poltrona più importante, dove siede dal 2005. Per la borsa americana si tratta di una vera e propria rivoluzione: nessuna delle grandi banche o società finanziarie ha mai avuto una donna al comando.

 

I profili delle candidate

Marianne Lake e Jennifer Piepszak
Marianne Lake, a sinistra, e Jennifer Piepszak, a destra

 

Marianne Lake dal 2012 è Chief Financial Officer di JP Morgan e per sette anni ha gestito i 2,5mila miliardi di asset dell’istituto. Dal primo maggio Marianne diventa la responsabile della sempre più importante divisione di credito al consumo della banca, che include i mutui immobiliari, i prestiti per gli acquisti di auto e per gli studenti universitari. L’ultimo banco di prova per il passo finale della sua carriera in JP Morgan.

L’altra candidata, Jennifer Piepszak, è vista da molti come l’astro nascente dell’istituto. Per anni ha lavorato nell’investment banking e ha sorpreso più di un collega quando da un giorno all’altro decise di passare nel ramo consumer. Nel febbraio 2017 Jenn viene nominata responsabile del servizio carte di credito. Sotto la sua guida la divisione lo scorso anno ha aggiunto 8 milioni di nuovi clienti, portando il totale dei conti attivi a circa 40 milioni. Dal primo maggio Jenn passa ai piani alti ed eredita le funzioni di direttore finanziario dalla sua amica Marianne, che invece prende da lei la divisione card nel più grande ramo consumer.

Le due colleghe ora sono chiamate a giocarsi sul campo la scelta per una delle poltrone più prestigiose di Wall Street. «Stiamo cercando – ha spiegato Dimon – tra le persone migliori al mondo. Alcune sono qui. Non possiamo rischiare di farcele scappare».

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