In occasione della prima Giornata internazionale della parità retributiva indetta dall’ONU, mentre viviamo gli effetti del COVID-19 sulla parità di genere, riconosciamo che l’equità salariale è ancora lontana dalla realtà. L’obiettivo è incoraggiare tutti gli attori del mercato del lavoro ad adottare le misure necessarie per garantire che la parità di retribuzione sia al centro delle politiche per la ripresa e mettere fine a questa disuguaglianza. Valore D è impegnata a costruire un mondo professionale senza discriminazioni per il progresso e la crescita delle organizzazioni e del nostro Paese.
Una discriminazione che è anche una perdita per l’economia
La Giornata internazionale della parità retributiva, celebrata per la prima volta il 18 settembre 2020, tiene acceso il dibattito sul divario salariale di genere. Una realtà che non solo è discriminatoria, ma che è una perdita per l’economia. Il gender pay gap a livello globale è intorno al 20%. Non solo, le donne svolgono lavori meno retribuiti e meno qualificati, caratterizzati da una maggiore insicurezza. Come se non bastasse, su di loro ricade più del doppio delle mansioni domestiche e di assistenza non retribuite rispetto agli uomini.
Questo squilibrio tra i salari medi degli uomini e delle donne continua a persistere in tutti i Paesi e in tutti i settori: da qui l’importanza di raggiungere entro il 2030 l’obiettivo #5 dell’uguaglianza di genere e di empowerment per tutte le donne e le ragazze. Pur promuovendo la crescita economica, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite mirano infatti a garantire che tutti lavorino in modo dignitoso con parità di retribuzione per un lavoro di pari valore. Per realizzarlo si richiede un impegno ad ampio spettro, che coinvolga le imprese, le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, nel promuovere la parità di retribuzione per un lavoro di pari valore e l’emancipazione economica delle donne e delle ragazze.
In Italia la differenza salariale tra donne e uomini nel settore privato è del 20,7%
Secondo il World Economic Forum, la disparità politica verrà colmata tra 95 anni, quella retributiva tra 257 anni. Il Global Gender Gap Report 2020, che vi abbiamo già presentato qui, segnala che l’Italia è scesa dal 70° al 76° posto mondiale nella classifica dei Paesi che attuano la parità salariale.
Se si considerano gli stipendi medi annui, le differenze di retribuzione tra uomini e donne in Italia sono ancora altissime: mancano presenze femminili ai vertici aziendali e i lavori sono molto più discontinui. Nel nostro Paese non è ancora diffusa una cultura della trasparenza sui temi delle retribuzioni, tant’è che manca un dato aggiornato riguardo al gender pay gap del settore privato. Se i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) collocano l’Italia in una posizione apparentemente buona se si considera il gender gap nel settore pubblico (4,1% )nel privato si sale al 20,7% (dato calcolato nell’anno 2017).
Valore D ha elaborato, con il supporto del Politecnico di Milano, uno strumento digitale facile e concreto per misurare l’efficacia delle politiche di diversità e inclusione di un’azienda, tra cui il gender pay gap: è l’Inclusion Impact Index. Compilando un’indagine permette di ottenere una mappatura completa, personalizzata e illustrata dell’impatto organizzativo delle policy aziendali.
Il quadro che emerge dalle compilazioni da parte delle nostre aziende associate è migliore della media, con un pay gap complessivo del 17,2% ( dato ottenuto attraverso il calcolo del differenziale delle RAL medie tra uomini e donne, a parità di inquadramento, delle società associate a Valore D). Questo dato è anche più positivo in alcuni settori, arrivando a quota 15,6% tra le associate di grande dimensione (tra i 501 e i 5.000 dipendenti).
Siamo giunti al terzo anno di raccolta i dati attraverso Inclusion Impact Index, in questo modo Valore D misura e rende concreti gli impegni presi dalle aziende nel 2017 con la sottoscrizione del Manifesto per l’Occupazione Femminile per valorizzare il talento femminile nelle aziende. Valore D si sta impegnando con le istituzioni affinché si vada verso una misurazione costante del gender pay gap e di tutti quegli aspetti che sono segno di una disparità tra uomini e donne nel contesto aziendale.
Valore D promuove la campagna per la parità salariale #nopaygap. Impegniamoci insieme per raggiungere questo obiettivo!