Francia: salari equi tra uomo e donna solo nel 6% dei casi

In Francia le donne chiedono lo stesso salario degli uomini a parità di lavoro. Soltanto il 6% delle aziende rispetta l’uguaglianza salariale tra uomini e donne a parità di impiego.

Nonostante sia obbligatoria, per legge, da 46 anni, la parità di retribuzione è ancora lontana dall’essere rispettata dai datori di lavoro. Solo il 6% delle aziende con più di 50 dipendenti è in regola riguardo la parità di retribuzione tra donne e uomini, secondo una simulazione condotta dal Ministero del Lavoro su circa 40 mila aziende e riportata da Le Figaro.

Questo significa che il 94% dovrà fare aggiustamenti: tra le grandi aziende, con mille o più dipendenti, meno dell’1% rispetta pienamente questa parità di retribuzione. Nel 65% del totale delle aziende lo scarto retributivo è dell’8%, mentre nel 29% è più ampio.

 

Pay gap orario netto in diverse aree della Francia

 

Queste conclusioni aumentano la pressione sulle società che con la futura legge professionale saranno soggette all’obbligo di risultato, e non più all’obbligo di mezzi, per porre rimedio alle disparità professionali tra donne e uomini.

In pratica, la legge impone loro di pubblicare le proprie performance in base a cinque criteri che includono anche la differenza di remunerazione e la parità nelle promozioni. Questo esercizio di trasparenza sarà avviato rapidamente per le aziende con mille o più dipendenti che devono pubblicare i risultati il 1° marzo 2019.  A seguire, le imprese con più di 250 dipendenti (1° settembre 2019) e da quelle con più di 50 dipendenti (1° marzo 2020). Se non rispetteranno le misure, avranno tre anni per rimediare alla situazione, a pena di sanzioni pecuniarie. Resta da vedere se questa volta la situazione cambierà.

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