Opinioni e vissuti tra genitorialità e lavoro​

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L’indagine “Opinioni e vissuti tra genitorialità e lavoro“, realizzata dall’Osservatorio D, è il risultato della collaborazione tra Valore D e SWG per comprendere quali sono le preoccupazioni riguardo l’aver figli, come la genitorialità incide sul lavoro e quali sono gli strumenti e chi sono gli attori e le istituzioni più utili per supportare i genitori.

Dall’indagine emerge che ciò che più frena le persone nell’aver figli sono i bassi salari rispetto al costo della vita (60%) e la precarietà della propria condizione lavorativa (56%). Quasi 3 persone su 4 sperimentano spesso un certo senso di colpa nella ricerca di equilibrio vita-lavoro; questa percentuale è più alta nella fascia 35-54 anni (80%), nei lavoratori (80%) e nei genitori (76%).

In generale si reputa che la maternità incida sulla carriera e sulle opportunità lavorative delle donne. Nello specifico, il 77% pensa che la maternità incida in maggior misura nella fase di ricerca lavoro e nei processi di selezione e colloquio, mentre il 70% reputa come più critico il momento in cui si richiede al datore di lavoro il congedo di maternità.

La wave indaga anche gli strumenti più utili, in Italia, per supportare concretamente i genitori: al primo posto, per più della metà del campione, va il potenziamento dei servizi di welfare aziendale, seguito da una maggiore presenza e accessibilità di asili nido e un’estensione dei congedi retribuiti da parte dello Stato. Quasi una donna occupata su tre reputa sia importante anche una maggiore cultura alla condivisione degli oneri di cura.

Sono tanti gli attori e le istituzioni che secondo i e le rispondenti dovrebbero occuparsi di più nei confronti delle esperienze di genitorialità, primi fra tutti lo Stato e la Politica (per 8 persone su 10), seguiti dalle aziende e dai datori di lavoro (76% del campione).

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