La tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale sono sempre più legate a tutti gli aspetti della vita umana. Con l’integrazione della tecnologia all’interno di prodotti e servizi, sono diventati più comuni i casi di atteggiamenti di esclusione e di bias, incluse forme di discriminazione presenti in sistemi guidati dall’intelligenza artificiale. Ad esempio, recentemente una multinazionale che opera nel settore della tecnologia ha implementato uno strumento per il recruiting basato su principi di intelligenza artificiale, ma che era stato impostato con un’angolatura fortemente inclinata verso il genere maschile. Da ultimo, lo strumento tendeva a sviluppare forme di discriminazione verso le donne, di fatto escludendole dai processi di selezione. Similmente, la US Federal Reserve ha notato un simile atteggiamento da parte degli algoritmi dei servizi finanziari, che hanno portato a una minore approvazione di richieste di finanziamento per le donne.
In questo contento, è aumentata anche la richiesta per una più ampia diversità, equità e inclusione nella forza lavoro, soprattutto in team di lavoro che operano nei settori legati alla tecnologia e quindi che sviluppano e distribuiscono prodotti e servizi tecnologici con cui gli utenti si relazionano quotidianamente. Quindi con l’aumento della pervasività della tecnologia, i dubbi sulla non inclusività e sull’assenza di diversità nei team di lavoro stanno prendendo sempre più piede.
La ricerca del Capgemini Research Institute, intitolata “The key to designing inclusive tech: creating diverse and inclusive tech teams”, si concentra sui temi di diversità e inclusione legati alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale, e esplora l’interdipendenza tra la diversità della forza lavoro e l’inclusività nel design della tecnologia. Lo studio si è avvalso di una parte quantitativa, orientata sia a persone con posizione di leadership che agli altri dipendenti, ma anche di una parte di approfondimento qualitativa attraverso focus group e interviste individuali, coprendo un totale di nove paesi nel mondo e cinque diversi settori industriali ad alto impatto tecnologico (servizi finanziari, retail, prodotti di consumo, servizi energetici e il settore farmaceutico-healthcare).
I principali risultati del report esplorano quattri temi:
- i team di lavoro tecnologici più diversificati e inclusivi si traducono in un design tecnologico più inclusivo;
- le attuali pratiche di diversità e inclusione non sono adeguate, e su questo i leaders non sono consapevoli;
- i consumatori non solo sono più coscienti delle discriminazioni presenti nella tecnologia, ma la hanno anche provata sulla propria pelle;
- le organizzazioni hanno la possibilità di costruire team di lavoro tecnologici più inclusivi e generare prodotti e servizi con un design inclusivo attraverso l’esempio fornito dai performer più forti ed esperti del settore tecnologico.