Cresce il numero di aziende che si sta rendendo conto che l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è una risorsa da valorizzare, al di là degli obblighi di legge, e cresce la consapevolezza che la costruzione di luoghi di lavoro accoglienti per un lavoratore con disabilità consiste in un vero e proprio percorso organizzativo. Allo stesso modo si va consolidando il diversity management, che mira a conciliare il diritto delle persone alle pari opportunità con le esigenze di competitività ed efficienza delle aziende. Nella Giornata mondiale della disabilità proponiamo una riflessione sul rapporto tra persone con disabilità e lavoro.
Persone con disabilità e lavoro
Innanzitutto dobbiamo rilevare che, nonostante le politiche di inclusione lavorativa, i livelli occupazionali sono ancora molto al di sotto della media nazionale e l’impatto della disabilità rimane ancora forte sulla partecipazione al mondo del lavoro. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Istat, considerando la popolazione tra i 15 e i 64 anni, risulta occupato solo il 32,2% di coloro che soffrono di limitazioni gravi contro il 59,8% delle persone senza limitazioni. Si parla di un bacino di 3,15 milioni di persone in Italia, il 5,2% della popolazione (dato ISTAT 2019). Se a questo numero aggiungiamo anche le persone che dichiarano di avere limitazioni non gravi, il numero totale di persone con disabilità in Italia sale a 12,8 milioni. Complessivamente, si tratta del 21,3% della popolazione italiana.
Come possono muoversi le aziende?
Risulta sempre più urgente quindi agire sulle cause strutturali delle diseguaglianze, creando le condizioni per cui le persone con disabilità abbiano la possibilità di essere incluse e partecipare al mondo del lavoro. Ma spesso bisogna rallentare, soprattutto per un aspetto fondamentale: la mancanza di conoscenza. La ricerca “Disabilità e Lavoro attraverso le narrazioni dei protagonisti” promossa da Wise Growth e Fondazione ISTUD con il supporto di Valore D ha lo scopo di colmare le lacune di conoscenza del mondo della disabilità nel lavoro, ascoltare e comprendere il vissuto di questi lavoratori, primo passo per cambiare il contesto organizzativo. L’obiettivo del report, realizzato con la tecnica della narrazione su un campione di 154 lavoratori con disabilità e grazie alle aziende partner Adelante Dolmen, Enel, MPS, Novartis e sponsor Edison, Sanofi e Sapio Life, è fornire una selezione di punti e contenuti di particolare rilevanza e attualità per la riuscita del processo di inclusione e valorizzazione delle persone con disabilità, facilitando la realizzazione di interventi nelle organizzazioni.
Per realizzare in concreto l’inclusione delle diversità nell’universo aziendale è necessario, infatti, non solo abbattere le barriere architettoniche e sensoriali, ma anche quelle relazionali e i pregiudizi in modo che la diversità possa davvero assumere quel valore aggiunto che contribuisce anche alla performance efficace dell’azienda. Valore D supporta le aziende con una formazione mirata: dalla governance fino agli strumenti più operativi. Ma non solo, Valore D permette di attingere alle best practices sull’inclusione delle diverse forme di disabilità – dalla disabilità invisibile alla disabilità sensoriale, a quella cognitiva, motoria ecc. – contando su un network di oltre 270 associate, con l’obiettivo di superare gli stereotipi e nella consapevolezza che ogni singolo individuo può portare un valore unico nelle organizzazioni e contribuire al miglioramento della performance.
Per consultare nel dettaglio “Disabilità e lavoro: una ricerca attraverso le narrazioni dei protagonisti”