Due donne al comando in Europa. Né di ferro, né d’acciaio: competenti

Ursula von der Leyen, ex ministra della difesa del governo di Angela Merkel, come presidente della Commissione europea e Christine Lagarde al posto di Mario Draghi al vertice della Banca centrale. Due donne conquistano le massime cariche europee. È una svolta? Su F Gaia Giorgetti riprende le opinioni di Emma Bonino, radicale, senatrice ed ex Ministra e di Paola Mascaro, Direttrice della comunicazione di General Electric Italia e Avio Aero e Presidente di Valore D.

 

«È un segnale forte, porterà un tratto diverso nella guida dell’Europa, quei ruoli sono sempre stati storicamente maschili, questo avrà conseguenze positive. Christine e Ursula, però, non avranno vita facile. Giusto gioire per la loro nomina, ma dobbiamo anche dare loro sostegno» dichiara Emma Bonino.

«Si è infranto un altro, importantissimo, soffitto di cristallo. Basta solo guardare le foto per capire quanto sia forte questo messaggio: un’immagine completamente diversa dal passato, il segno di un cambiamento. Ora saranno le loro scelte a fare la differenza». Sulle aspettative future Bonino afferma: «Conosco bene Lagarde, farà un ottimo lavoro. Era ministra degli Affari esteri quando io ero commissario europeo, so bene quanto tenga alle tematiche di genere. Non conosco personalmente Ursula, ma ha dimostrato di avere un’attenzione al sociale, ai temi della famiglia: credo che ci siano tutte le premesse per respirare una nuova aria».

 

Ursula von der Leyen e Christine Lagarde
Ursula von der Leyen e Christine Lagarde

 

Paola Mascaro, Direttrice della comunicazione di General Electric Italia, e Presidente di Valore D: «Le loro nomine ci dicono che le cose sono già cambiate perché due professioniste di grande rilievo sono arrivate ai vertici senza che la loro appartenenza al genere femminile le abbia ostacolate. Il vero cambiamento sarà compiuto quando tutto questo accadrà in ogni ambito». E aggiunge: «Deve cambiare il tipo di narrazione. Le donne che arrivano molto in alto come le nuove leader europee non sono né di ferro, né d’acciaio: sono brave! Le loro nomine dimostrano quanto sia importante il valore dell’inclusione, vale a dire premiare il talento a prescindere dall’essere maschi o femmine».

E su cosa si aspetta da un’Europa con queste due donne al comando, Mascaro afferma: «Le caratteristiche femminili della leadership sono l’ascolto, l’inclusione, la negoziazione, il compromesso, l’attenzione alla sostenibilità anche economica, il rigore. Non posso profetizzare come verranno governate la Commissione e la Banca centrale, ma mi aspetto che le due leader adotteranno uno stile basato su questi valori. Sarà un’Europa che rispetta le differenze e lavori per una crescita sostenibile».

 

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