Generali, innovazione e welfare per il benessere dei lavoratori

Il Sole 24 Ore  ha approfondito le iniziative di Generali legate all’innovazione, alla cultura della compagnia, della formazione e della diffusione dei valori positivi dell’assicurazione che quest’anno hanno garantito a Marco Sesana, Country Manager & CEO di Generali Italia e Global Business Lines, il riconoscimento di Assicuratore dell’Anno alla XVIII edizione dei Milano Finanza Insurance & Previdenza Awards 2019, di ClassEditori. Generali è stata premiata anche per “la strategia di incentivazione del personale attraverso un piano innovativo, We Share”, lanciato a livello internazionale: premio ritirato da Monica Possa, Group Chief HR & Organization Officer.

 

Scopriamo più nel dettaglio quali iniziative sono state attivate nelle parole del Direttore risorse umane e organizzazione di Generali Country Italia, Gianluca Perin, intervistato sul Sole 24 Ore. «Vivere e lavorare tutti insieme nella torre è un’esperienza nuova, dove si incrociano il nostro cambiamento e diverse dimensioni dello spazio», dice il manager.

 

 

 

Lo smart working

Uno dei pilastri dello star bene al lavoro e del nuovo modo di lavorare che il trasloco nella torre di Citylife ha contribuito ad accelerare rimane lo smart working: nell’assetto attuale ci sono circa 2.900 persone che 2 giorni alla settimana lavorano da un sito diverso dalla sede aziendale. «Ed entro il 2021 l’obiettivo è di arrivare a coinvolgere il 100% delle diverse aree e società della Country a lavorare con modalità smart. L’impatto sulla nostra organizzazione, come emerge dalla recente survey, è stato molto positivo in termini di produttività economica – l’assenteismo è calato di una percentuale tra il 20 e il 30%, le persone risultano molto più responsabilizzate a raggiungere i propri obiettivi -, ma è anche aumentato il livello di engagement che oggi supera l’80%».

 

Il ruolo della tecnologia

Questo nuovo modo di lavorare che fa molta leva sulla tecnologia e sull’intelligenza collettiva ha chiesto un cambiamento rilevante nelle skill che le persone devono avere in Generali. La compagnia e la country Italia stanno mettendo a terra un piano che nei prossimi tre anni porterà all’upskilling e al reskilling del 50% delle persone che lavorano in Generali, con focus su Analytcs e Big data. La profonda trasformazione della compagnia ha portato anche all’inserimento di nuove competenze, come data scientist e designer.

Il welfare…o wellbeing

Perin, «abbiamo immaginato un percorso, intitolato My energy journey, dove hanno trovato spazio un check up medico sportivo, la fisioterapia, i percorsi di prevenzione, ecc. È un welfare, il nostro, che va inteso anche come wellbeing». I dipendenti di Generali da anni dispongono di un welfare aziendale avanzato, soprattutto per i capitoli relativi alla previdenza integrativa e al rimborso spese sanitarie, oggi allargato anche ai rimborsi per spese di istruzione e assistenza ai familiari, oppure servizi al dipendente in ambito formativo, culturale e per il tempo libero, con oltre 70 servizi offerti. «La risposta in termini di adesione al piano welfare è positiva – dice Perin – e già oggi è pari ad un terzo del personale».

 

La società

Il welfare di Generali che pubblica ogni anno l’ormai storico Index – di cui vi abbiamo già parlato qui- che è diventato anche il business di una società che offre servizi proprio in questo ambito, Welion, dove oggi lavorano circa 350 persone. La compagnia, entro il 2021, investirà fino a 50 milioni di euro per innovazione dei servizi e del modello operativo. «Per fare bene sul mercato, dobbiamo fare bene prima e innanzitutto in azienda», sintetizza Perin. Il 70% di lavoratori soddisfatti, secondo quanto emerso dalla nostra ultima survey sul tema, a suo modo è un biglietto da visita.

 

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