La Generazione Z, che comprende i nati tra il 1997 e il 2010, è ormai alla conquista del mondo del lavoro: sono i nativi digitali, abituati al multitasking e all’uso simultaneo di diversi dispositivi e ancora più interconnessi dei Millennials, danno valore all’espressione individuale ed evitano le etichette. Come si può immaginare la Generazione Z al lavoro? Come percepiscono le aziende la Generazione Z? Com’è il lavoro per loro? Appassionante, ricco di valori, coerente con la formazione e remunerato adeguatamente.
Aziende, agenzie e hr manager alle prese con il nuovo approccio al lavoro della Generazione Z
In Assolombarda questa mattina l’Agenzia per il Lavoro Umana ha organizzato il convegno “Generazione Z – Un nuovo approccio al Mondo del Lavoro”, per capire come questa generazione vede e affronta il futuro, come si avvicina all’impresa e quale percezione hanno aziende nei confronti di questi nuovi lavoratori.
Umana ha dato vita a un’indagine nazionale che fotografa i giovani e fornisce a chi si occupa di recruitment gli strumenti per capire meglio i loro talenti. A tal fine verranno presentate le ricerche realizzate con la collaborazione scientifica di Valore D e dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo:
“Fra Generazione Z e Millenials: nuovi approcci al lavoro e nuove professionalità per
nuove generazioni” di Alessandro Rosina, docente di Demografia Università Cattolica Milano;
“Giovani nell’impresa: la visione e la percezione delle aziende sulla Generazione Z” di Paola Castello, Coordinatrice Ricerca Valore D e Ulrike Sauerwald, Responsabile Ricerca & KM Valore D.
A concludere i lavori una Tavola rotonda di confronto tra le imprese e ragazzi della Generazione Z, moderata dalla giornalista Luisa Adani.