Se i pregiudizi di genere alterano il sapore di una birra

Gli stereotipi di genere influenzano il modo in cui valutiamo i prodotti, secondo nuove ricerche della Stanford Univesity. Un nuovo studio rivela che nei mercati e nei prodotti tradizionalmente orientati al maschile, le donne faticano a conquistare la fiducia dei consumatori, che, facendosi influenzare da pregiudizi inconsci, potrebbero anche percepire diversamente la qualità di un prodotto, come il sapore di una birra.

Immaginate di leggere l’etichetta di una birra artigianale. Tra le note si vede il nome del birraio, un nome femminile. Sapere che una donna che ha fatto la vostra birra ne cambia la percezione? Qual è l’impatto sulle vostre aspettative? “La nostra ricerca suggerisce che i clienti non apprezzano e sono meno inclini ad acquistare prodotti tradizionalmente maschili se pensano che siano stati prodotti da donne”, dice Shelley J. Correll, ricercatore della Stanford Univesity. “Accade che la birra, se fatta da una donna, proprio come accadrebbe per come un cacciavite o altri attrezzi, non sarà percepita della stessa qualità“.

 

L’esperimento

La ricercatrice si è chiesta se i pregiudizi inconsci possano essere estesi agli oggetti che le donne producono. Hanno chiesto a più di 200 volontari di assaggiare e valutare una birra artigianale, cambiando solo il nome del birraio ogni volta, per vedere se il genere avrebbe influenzato le loro percezioni. I risultati sono stati sorprendenti. Quando i consumatori credevano che il produttore fosse una donna, sostenevano che sarebbero stati disposti a pagare meno per la birra, e avevano aspettative di gusto e qualità inferiori.

“E questo effetto si applica a moltissimi beni di consumo”, avverte la Correll. Giusto avere ottenuto riconoscimenti e premi oppure il grado di conoscenza o competenza dei consumatori su un prodotto sembrano attenuare e persino eliminare del tutto i pregiudizi di genere. “Quando abbiamo detto ai partecipanti che una birra prodotta da una donna ha vinto un importante premio, la loro valutazione è stata positiva come se fosse prodotta da un uomo”, spiega la ricercatrice.

 

Come cambiare le cose?

Allora qual è la risposta per le donne che cercano di affermarsi con i propri prodotti? Dovrebbero concentrarsi sui riconoscimenti, rivolgersi agli intenditori o semplicemente nascondere il loro genere? La soluzione a lungo termine, dicono Correll, nell’adattamento del comportamento delle donne. La risposta sta nel cambiare il pensiero stereotipato delle persone a livello sociale e nel costruire la consapevolezza dei pregiudizi inconsci che tutti noi abbiamo – una sfida enorme, entrambi riconoscono.

“Come risulta dalla nostra ricerca, più esperti siete su un prodotto, meno pregiudizi di genere influenzano il vostro pensiero. Per le aziende, c’è un imperativo chiave per costruire l’esperienza dei leader nella valutazione dei dipendenti per ridurre al minimo gli stereotipi di genere”, dice Correll.

Anche le organizzazioni industriali dovrebbero essere consapevoli del fatto che i premi possono eliminare i pregiudizi, osserva la ricercatrice. Suggerendo che le commissioni di assegnazione valutino di premiare in proporzione equa gli uomini e le donne idonei. “Non stiamo raccomandando le ‘quote’ dei premi di per sé, ma queste organizzazioni devono capire il ruolo importante e utile che possono svolgere nel cambiare le percezioni e guidarci verso una società più equa”.

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