La diversità è una ricchezza non solo sociale e culturale ma anche economica. Sul Corriere l’Economia Luisa Adani approfondisce i vantaggi di un ambiente di lavoro ricco di diversità, con una leadership che offre la possibilità di potenziarla. Secondo Deloitte le differenze stimolano l’innovazione del 20%, riducono i rischi del 30% e il flusso di cassa per dipendente (in un triennio) è 2,3 volte più elevato.
‘Partendo da questi dati, le organizzazioni dovrebbero valorizzare al massimo il contributo unico di persone differenti fra di loro per caratteristiche visibili (etnia, età, genere, apparenza fisica, abilità), invisibili (sessualità, religione, abilità) e di pensiero (formazione, istruzione, personalità, esperienze di vita) per dare così vita a un ambiente di lavoro in cui ognuno possa sentirsi coinvolto, rispettato, offrendo il miglior contributo al team e all’azienda. Se ne parlal’11 settembre a Bologna in occasione di «Global Inclusion – Generazioni senza frontiere», a cui partecipa anche Valore D come partner e con il contributo della Consigliera Cristiana Scelza, Country Manager di Prysmian Russia, al panel “Oltre i confini della cultura alFa”.
La leadership inclusiva valorizzare la diversità nei team
Il concetto di diversità – sottolinea Deloitte che ha condotto diverse ricerche sul tema – va oltre la dimensione demografica: l’obiettivo è acquisire una pluralità di sguardo e di pensiero. Pluralità che non si ottiene automaticamente creando un ambiente eterogeneo ma agendo con una leadership inclusiva in modo che tutti i membri del team sentano di essere trattati in modo rispettoso ed equo, siano valutati correttamente e quindi sviluppino senso di appartenenza.
Secondo i dati raccolti le differenze di pensiero stimolano la creatività e migliorano la capacità d’innovazione dell’azienda del 20%; permettono ai gruppi manageriali di identificare i rischi, riducendoli del 30%; genera flussi di cassa per dipendente 2,3 volte più elevati in tre anni, potenziando la reattività di fronte ai cambiamenti e la capacità di implementare soluzioni. Oltre a ciò, la leadership inclusiva migliora il clima aziendale e sviluppa del 17% la probabilità che i team abbiano fiducia nelle loro capacità.
«L’asset sono le persone, che ci permettono proprio con i loro differenti sguardi e punti di vista di individuare, sviluppare e offrire ai nostri clienti servizi coerenti con i loro bisogni. La sfida è quindi cogliere le potenzialità e le caratteristiche distintive di ogni collaboratore – Parmigiani di Unipol, Main partner dell’evento Global Inclusion – offrendogli la possibilità di svilupparle in un ambiente che sappia accogliere l’innovazione di cui ognuno è portatore».