Le aziende italiane considerano sempre più l’inclusione e la diversità come una fonte di vantaggio competitivo e come fattore chiave per la crescita. D’altronde, l’effetto positivo dell’aumento della diversità sui risultati aziendali è sempre più evidente. Il Corriere della Sera riporta alcuni esempi di aziende alla ricerca di nuove figure – tra cui alcune associate di Valore D – che hanno una caratteristica in comune: per espandersi puntano sul talento femminile e la parità di genere.
Siram, energia che fa crescere
Siram, 2.100 dipendenti, si occupa di efficientamento e gestione delle risorse energetiche per imprese e pubblica amministrazione. Un settore prevalentemente maschile ma in cui la componente femminile sta crescendo: oggi tra i quattro membri del consiglio di amministrazione uno è donna, come pure il 20% del management e il 38% degli impiegati. E c’è una buona rappresentanza femminile anche nell’ingegneria d’offerta e nell’energy management, che arriva al 70% nell’ufficio gare. Mentre l’innovation è interamente al femminile. Quest’anno Siram pianifica di assumere circa 300 persone in tutta Italia: ingegneri energetici e ambientali, ma anche commerciali, data analyst e altre figure.
Diversità e inclusione per Hera
Al primo posto a livello globale tra le multiutility nel “Diversity and Inclusion Index” 2018 di Thomson Reuters c’è proprio il gruppo Hera. Una realtà in cui il 25% dei dipendenti sono donne, che salgono al 31% nei ruoli di responsabilità e che mira quest’anno ad effettuare grandi assunzioni, tra le altre figure, di esperti legali, controller in finance e risorse umane. Ma servono anche rinforzi per marketing, vendita e gestione clienti (area manager, key account manager), operations (ingegneri di processo, figure tecniche) e sistemi informativi. Largo alle donne.
Microsoft, la trasformazione digitale è donna
Tutti conoscono Microsoft. Ma non tutti, però, forse sanno che è determinata a incrementare il personale femminile, soprattutto per le figure tecniche e specialistiche: l’attenzione alla diversity si concretizza con programmi ad hoc. Microsoft Italia, dove le dipendenti sono il 30% dell’organico, è la filiale europea con il numero maggiore di donne al vertice: la metà del leadership team è donna, amministratore delegato compreso, Silvia Candiani. E ora è alla ricerca di professionisti per accompagnare le organizzazioni e le realtà italiane nel loro processo di trasformazione digitale, soluzioni cloud, intelligenza artificiale.
Obiettivo parità di genere in Accenture
La nota società di consulenza, che a livello globale si è posta l’obiettivo di raggiungere, entro il 2025, la parità di genere, prevede 3.000 inserimenti in Italia per il 2019 e molti saranno di sicuro al femminile: già oggi il target di assunzioni al femminile in Italia è pari al 46,4%. In espansione le aree delle competenze digitali e tecnologiche (tra cui security, e-commerce, mobility, analytics, digital marketing) e in tutti i settori di industria (servizi bancari e assicurativi, beni e servizi di consumo, grande distribuzione, automotive, energia, utilities e consulenza direzionale). Sono benvenute candidature da background accademici diversi, non solo STEM: la multinazionale investe in training e sviluppo.