Al termine del Consiglio dei Ministri svoltosi ieri, la Ministra Bonetti ha dichiarato che già settimana prossima “avremo qualche misura da mettere in campo” per sostenere le famiglie, anche in relazione alla chiusura delle scuole. Nella preparazione del nuovo pacchetto sono coinvolti i ministeri dell’Istruzione, del Lavoro, della Pubblica amministrazione e dell’Economia, “con una particolare attenzione a non disincentivare la presenza femminile nel mondo del lavoro: questa è una occasione importante per dimostrare che c’è una condivisione tra madri e padri“.
La ricetta della Ministra Bonetti: smart working e congedi straordinari
“Bisogna dare alle famiglie la possibilità di vivere questo momento con normalità”. Per questo, prosegue, “prevediamo anche utilizzo straordinario dello smart working“. “Sto pensando – ha aggiunto – a possibilità di sostegno per i costi delle baby sitter, con i voucher, si tratta di proposte per le quali ci sono in corso valutazioni economiche. Anche i nonni che sono così preziosi nel welfare della nostra società e oggi vanno tutelati, quindi dare anche la possibilità di evitare troppo contagio tra i bambini e i nonni, con congedi straordinari per i genitori. Sono misure che si dovranno attivare fin da ora”. “All’Europa – ha concluso Bonetti – sono stati chiesti fondi e la spesa che serve deve essere messa in campo per sostenere le famiglie.
Sul tema è intervenuta anche la Viceministra all’Economia e alle Finanze Laura Castelli, che ha dichiarato: “Il decreto a cui stiamo lavorando immetterà al più presto nell’economia 3,6 miliardi di euro. Tra le misure che vogliamo inserire a tutti i costi ce ne è una che ritengo di semplice buon senso e che aiuterà milioni di famiglie ad affrontare il disagio delle scuole chiuse fino al 15 marzo.
Ne ho già parlato con il Ministro dell’Economia e la norma è in corso di definizione – aggiunge -: si tratta di consentire ad uno dei due genitori di assentarsi dal lavoro, senza perdere un euro di stipendio, per assistere i figli minorenni a casa da scuola.
In un momento del genere se entrambi i genitori fossero costretti a lavorare, potrebbe rendersi necessaria pagare una baby sitter per accudire i figli. Una spesa insostenibile per molte famiglie italiane. Ecco allora che la norma che abbiamo in mente va a risolvere questo problema, senza scaricare i giorni non lavorati sul datore di lavoro. Ci penserà lo Stato a pagare il genitore che rimane a casa. È il minimo che possiamo fare per rendere meno pesante una misura di forte impatto sociale come la chiusura delle scuole”.
La parità di genere passa per l’equilibrio dei ruoli all’interno della famiglia
La senatrice Laura Garavini, Presidente della Commissione Difesa e Vicepresidente del Gruppo Italia Viva, ha affermato: “Garantiamo alle donne il libero accesso al lavoro e la possibilità di essere economicamente autonome.
L’indipendenza è la prima arma per spezzare il giogo della violenza di genere. Per questo stiamo mettendo in campo tutte le misure previste dal Family Act della ministra Bonetti e finalizzate a favorire l’equilibrio dei ruoli all’interno della famiglia. Perché nessuna mamma sia più costretta a dover abbandonare la propria occupazione.
Favorire la parità genitoriale vuol dire realizzare una società migliore nel suo complesso. E anche i bambini che crescono in un contesto familiare egualitario, un domani, saranno uomini rispettosi delle donne”.