Smart working, opportunità per salvaguardare la tenuta economica del Paese

Negli ultimi giorni, con l’escalation del Coronavirus in Italia, anche nel nostro Paese numerose aziende hanno dato indicazione ai propri lavoratori di non recarsi in ufficio ma di svolgere le attività lavorative da casa per (almeno) una settimana. Un articolo di Secondo Welfare sottolinea che lavorare in modo flessibile, da casa, è diventata una necessità più che un’opzione. Nell’immediato si tratta di una sfida nella sfida, ma in prospettiva potrebbe offrire spunti anche per definire il futuro normativo del lavoro agile nel nostro Paese.

 

Sono numerosi i casi di aziende che hanno deciso di applicare lo smart working diffusamenteEnel ad esempio ha disposto l’applicazione del lavoro agile “fino a data da destinarsi per tutti i colleghi che lavorano o hanno residenza in uno dei comuni interessati da ordinanze pubbliche” relative al Coronavirus. Una situazione simile è stata implementata anche da Gucci, Tim, Eni, Unicredit, Saipem, Danone, EY e anche da alcuni enti pubblici, come il Comune e l’Università Statale. E non solo in Lombardia, anche la Regione Emilia-Romagna ha pubblicato ieri una circolare che estende la possibilità dello smart working.

 

Una trasformazione dell’organizzazione del lavoro sempre più diffusa

Il dibattito sul lavoro agile che prosegue da tempo ha dovuto fare ora i conti con il bisogno delle aziende di sentirsi tutelate sul fronte normativo, in particolare sul tema della sicurezza, e sul fronte produttivo attraverso la necessità di cambiare le strategie di gestione e controllo delle persone agendo sul fronte culturale.

 

“Lo smart working non è solo una moda, è un cambiamento che risponde alle esigenze delle persone, delle organizzazioni e della società nel suo complesso, e come tale è un fenomeno inarrestabile. La dinamica con cui sta crescendo nel nostro Paese tuttavia, non è abbastanza veloce – ha afferma Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Smart Working  durante la presentazione dei dati 2019. In realtà importanti per l’economia del nostro sistema Paese come PMI e PA la diffusione dello smart working non è ancora sufficiente. Questo limita la portata del contributo che lo smart working può dare per rendere più moderno il mercato del lavoro, le imprese e le PA più competitive ed attrattive e le nostre città più inclusive e sostenibili.

 

 

Le aziende che avevano già attivato lo smart working riescono ora a far fronte all’emergenza

Ci sono aspetti che richiedono tempo per essere consolidati. L’attuale situazione di emergenza impone però soluzioni rapide che preservino la produttività e tutelino i lavoratori. E lo smart working – pur essendo limitato ad alcune mansioni e attività – rappresenta uno strumento immediatamente disponibile perché le imprese non interrompano l’attività produttiva e garantiscano, in parte, la tenuta economica in questa particolare situazione.

 

Un aiuto in tal senso è arrivato direttamente dal Decreto con cui il Governo è intervenuto introducendo la possibilità per le imprese situate nelle zone a rischio contagio di applicare in maniera automatica il lavoro agile per tutti i lavoratori subordinati, anche in assenza di un accordo individuale (cosa, altrimenti, non possibile stando alla Legge 81/2017 che regolamenta la materia). Ci si augura che la misura possa applicarsi a tutte le aree progressivamente interessate dall’emergenza, così da favorire una soluzione che aiuti a ridurre gli spostamenti e la possibilità di contagio. La chiusura delle scuole inoltre amplifica il bisogno di lavorare a distanza per moltissimi lavoratori che hanno necessità di conciliare gli impegni familiari con quelli lavorativi.

 

Valore D promuove una cultura aziendale che favorisce lo smart working

Valore D supporta le aziende nel definire strumenti e modalità in materia di benessere organizzativo tra cui la realizzazione di piani di smart working, per responsabilizzare i collaboratori e lavorare meglio, offrendo possibilità di conciliazione tra vita e lavoro.

Qui puoi consultare un’anteprima della nostra “Policy Perfetta dello smart working”.

 

Ti interessa l’argomento? Leggi anche “Effetti dello smart working su uomini e donne

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