Si inaugura oggi con la sottoscrizione del Protocollo di Intesa a Palazzo Marino la terza edizione della Settimana del Lavoro Agile, l’iniziativa promossa dal Comune di Milano per la diffusione di modalità di lavoro più flessibili e efficienti – il lavoro agile, o smart working – tra aziende, in un confronto costruttivo con le istituzioni.
Anche quest’anno Valore D aderisce come partner all’iniziativa, consolidando il proprio ruolo di interlocutore e promotore di buone pratiche, contribuendo alla riflessione su un tema, quello del lavoro agile, fondamentale per la promozione di un’effettiva conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Inoltre, in quanto flessibile, il lavoro agile consente scelte più inclusive, di genere, di generazioni e di culture.
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Il lavoro agile è una vera rivoluzione che rinnova il modo di lavorare, trasformandolo in un rapporto più maturo tra lavoratori e organizzazione basato su autonomia, fiducia e responsabilità. Una formula win-win-win, per i dipendenti, per il business e per l’ambiente. Consente di equilibrare i tempi di vita e di lavoro, migliorando la qualità della vita, incrementando la competitività aziendale e salvaguardando l’ambiente. Inoltre, rappresenta un primo passo anche nella direzione di una più equa suddivisione dei compiti genitoriali.
La settimana del Lavoro Agile consente di mappare le sperimentazioni sul territorio e di misurarne ogni anno i benefici, sia in termini di efficienza organizzativa – ore risparmiate negli spostamenti e maggior produttività – che di benessere per le persone e il Comune, dal tempo libero alla qualità dell’aria e l’attività sociale nei diversi quartieri.
Sono sempre più numerose le aziende e le istituzioni che adottano il Lavoro Agile e, più in generale, politiche di flessibilità oraria e di welfare: a livello nazionale, secondo i dati dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2018 gli smart worker erano 480mila, in crescita del 20%, e si ritengono più soddisfatti dei lavoratori tradizionali sia per l’organizzazione del lavoro (39% contro il 18%) che nelle relazioni con colleghi e superiori (40% contro il 23%). Oltre 1 grande impresa su 2 (il 56% del campione) ha avviato progetti strutturati di smart working, favorendo sempre di più la conciliazione vita lavoro per donne e uomini che lavorano in realtà professionali sempre più articolate e in contesti urbani ad alta complessità.
Valore D risponde così all’invito del Comune a sperimentare tale modalità di lavoro nella settimana dal 20 al 24 maggio.