Global 2022 GenZ and Millennial Survey

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Il report di Deloitte “Global 2022 GenZ and Millennial Survey” studia il “sentiment” di Millennial e Generazione Z in Italia e nel Mondo. La ricerca, condotta su un campione globale di oltre 23 mila persone, ha interessato anche oltre 800 tra ragazze e ragazzi del nostro Paese.

Il report mette in evidenza le preoccupazioni dei giovani sul carovita, solo il 42% della GenZ e il 44% dei Millennial in Italia è in grado di pagare con tranquillità le spese del mese. Queste dinamiche incidono sulla capacità di risparmio dei giovani che, così, sono sempre meno ottimisti sulla probabilità di arrivare alla pensione con tranquillità.

Inoltre anche quest’anno la paura di rimanere disoccupati è tra le tre prime preoccupazioni sia per i Millennial che per i GenZ intervistati in Italia.

La ricerca si concentra anche sui motivi che spingono i Millennials e la GenZ alle grandi dimissioni, in Italia i fattori principali sono: lo stipendio ritenuto troppo basso, l’assenza di work-life balance, il rischio di burnout (più sentito per GenZ) e il mancanza di senso di appartenenza (più sentito per Millennials).

I fattori che contano di più nella scelta di un lavoro per le generazioni Millennial e GenZ sono il work life balance e le opportunità di apprendimento e di crescita. Il primo è importante soprattutto per i Millennial: per il 36% di loro, infatti, trovare un ambiente di lavoro che garantisca un bilanciamento adeguato tra vita lavorativa e tempo libero è il primo fattore che incide nella scelta di nuovo impiego.

Significativi anche i numeri sul lavoro da remoto: attualmente, quasi la metà della GenZ e dei Millennial italiani lavora quasi sempre in ufficio, ma la maggior parte (67% GenZ e 63% Millennial) preferirebbe un modello di lavoro ibrido, in cui si garantisca una maggiore flessibilità.

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