Alla ricerca del tempo perduto

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Il rapporto di Save The Children “Alla ricerca del tempo perduto: un’analisi delle disuguaglianze nell’offerta di tempi e spazi educativi nella scuola italiana” vuole essere uno spunto concreto per l’orientamento degli investimenti sul rilancio della scuola.  Il documento mette in luce la relazione effettiva tra disuguaglianze di offerta sui territori e esiti scolastici e si focalizza sulla qualità dell’offerta e sulla resilienza nell’apprendimento dei minori in svantaggio socio-economico.

Gli avvenimenti degli ultimi anni e  la conseguente recessione economica, nonché le interruzioni dei percorsi scolastici, hanno avuto un impatto estremamente negativo sia sugli apprendimenti degli studenti e delle studentesse, che sui redditi delle famiglie, e quindi sulla loro capacità di sostenere i bisogni materiali ed educativi dei figli. I dati più recenti testimoniano dell’incremento dell’incidenza della povertà assoluta tra i minori, passata dal 13,5% del 2020, al 14,2% del 2021.

In Italia il tasso uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione si è attestato al 12,7%, ancora lontano dal traguardo fissato dal Consiglio dell’Ue nel 2021 del 9% entro il 2030 con delle grandi differenze tra le regioni italiane.

La povertà economica e quella educativa sono strettamente correlate. Sono infatti i minori che provengono da famiglie svantaggiate dal punto di vista socioeconomico ad aver registrato negli ultimi anni livelli di apprendimento più bassi e sono anche coloro maggiormente a rischio di dispersione scolastica.

La scuola dovrebbe rappresentare un argine alla crescita delle disuguaglianze, garantendo a tutti i minori le opportunità di apprendere e far crescere il loro talento.

Save The Children e i risultati di questo rapporto suggeriscono quanto sia fondamentale aumentare significativamente le risorse per l’istruzione, portandole al pari della media europea, ovvero il 5% del PIL.

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